5 Trucchi per Emulare il Suono Analogico
I Tuoi Mix suonano definiti, ma vorresti più calore? Ecco cinque trucchi per emulare al meglio il Sound Analogico.
1) Ragionare come se si Mixasse su un Banco Analogico.
La differenza fondamentale tra un Mix Digitale e un Mix Analogico è che su un Banco Analogico, ogni canale è caratterizzato da un circuito, quindi vari elementi elettrici (trasformatore, condensatori, resistori, ecc.) che aggiungono carattere al suono di base.
La principale componente di questo “carattere” è la distorsione armonica.
Per introdurre distorsione armonica anche in un Mix Digitale, ci sono molti plugin che emulano il carattere di un Banco, come ad esempio gli EQ API, Neve e SSL della Waves o dell’Universal Audio.
La chiave è sostituire gli EQ Moderni superchirurgici e sterili con EQ più classici a bande fisse, che oltre a simulare quel suono specifico, ci portano a lavorare più alla vecchia maniera.
2) Non Sottovalutare il Master Bus.
Ogni Mix Analogico che si rispetti ha una catena di Outboard sul MixBus: un po’ di Compressione ed Equalizzazione vecchio stampo sul Bus Finale permettono di avere più controllo ed avere una dose di calore e amalgama extra.
In queso caso consigliamo lo Shadow Hills Mastering Compressor della Universal Audio, l’API 2500 della Waves e il Pultec sempre Universal Audio in modalità Stereo.
3) Il Nastro e il suo Fruscio sono tuoi amici.
Altra grande componente del Sound Analogico in un Mix, che dona ulteriore calore ed amalgama, è il suono del Nastro e del Fruscio che introduce.
Ad esempio, l’Ampex emulato benissimo dall’ Universal Audio, il Kramer Tape della Waves e il J37 sempre della Waves, sono ottimi strumenti per introdurre un suono più “nastroso” nel nostro Mix.
Inoltre con questi tre magnifici Plugin, puoi giocare sulla velocità del nastro, per avere un suono più o meno scuro, e sulla quantità di fruscio che questo introduce.
4) Utilizzare gli effetti in Send e non in Insert.
Quando si lavora in Analogico, l’Outboard disponibile è sempre limitata. Ad esempio, raramente in uno studio analogico troverai più di 3-4 Riverberi o Echo, questo è il motivo per cui quando si Mixa in Analogico, quasi tutte le cose che si vogliono effettare, vengono mandate all’effetto che ci interessa, in maniera non esclusiva, quindi tramite SEND.
Quando imposti la tua Sessione di Mix, prova a crearti un numero limitato di Riverberi ed Echo e cerca di utilizzare solo quelli. Anche qui, è consigliabile utilizzare dei plugin che emulino gli effetti storici, come ad esempio l’Universal Audio EMT Plate Reverb, Il Galaxy Tape Echo o l’Echoboy della Soundtoys.
5) Non dimenticare i Sottogruppi.
Altra grande caratteristica dei più conosciuti Banchi Analogici, è la loro possibilità di Raggruppare più canali su ulteriori Stereo Bus, chiamati anche Sottogruppi o VCA.
Questo permette, oltre che avere una maggiore facilità di controllo, di far passare le nostre tracce per un ulteriore stadio di Gain/Saturazione. I plugin che preferiamo applicare su eventuali sottogruppi sono senz’altro l’NLS Channel della Waves, e i vari NEVE e API dell’Universal Audio.
La differenza fondamentale tra un Mix Digitale e un Mix Analogico è che su un Banco Analogico, ogni canale è caratterizzato da un circuito, quindi vari elementi elettrici (trasformatore, condensatori, resistori, ecc.) che aggiungono carattere al suono di base.
La principale componente di questo “carattere” è la distorsione armonica.
Per introdurre distorsione armonica anche in un Mix Digitale, ci sono molti plugin che emulano il carattere di un Banco, come ad esempio gli EQ API, Neve e SSL della Waves o dell’Universal Audio.
La chiave è sostituire gli EQ Moderni superchirurgici e sterili con EQ più classici a bande fisse, che oltre a simulare quel suono specifico, ci portano a lavorare più alla vecchia maniera.
2) Non Sottovalutare il Master Bus.
Ogni Mix Analogico che si rispetti ha una catena di Outboard sul MixBus: un po’ di Compressione ed Equalizzazione vecchio stampo sul Bus Finale permettono di avere più controllo ed avere una dose di calore e amalgama extra.
In queso caso consigliamo lo Shadow Hills Mastering Compressor della Universal Audio, l’API 2500 della Waves e il Pultec sempre Universal Audio in modalità Stereo.
3) Il Nastro e il suo Fruscio sono tuoi amici.
Altra grande componente del Sound Analogico in un Mix, che dona ulteriore calore ed amalgama, è il suono del Nastro e del Fruscio che introduce.
Ad esempio, l’Ampex emulato benissimo dall’ Universal Audio, il Kramer Tape della Waves e il J37 sempre della Waves, sono ottimi strumenti per introdurre un suono più “nastroso” nel nostro Mix.
Inoltre con questi tre magnifici Plugin, puoi giocare sulla velocità del nastro, per avere un suono più o meno scuro, e sulla quantità di fruscio che questo introduce.
4) Utilizzare gli effetti in Send e non in Insert.
Quando si lavora in Analogico, l’Outboard disponibile è sempre limitata. Ad esempio, raramente in uno studio analogico troverai più di 3-4 Riverberi o Echo, questo è il motivo per cui quando si Mixa in Analogico, quasi tutte le cose che si vogliono effettare, vengono mandate all’effetto che ci interessa, in maniera non esclusiva, quindi tramite SEND.
Quando imposti la tua Sessione di Mix, prova a crearti un numero limitato di Riverberi ed Echo e cerca di utilizzare solo quelli. Anche qui, è consigliabile utilizzare dei plugin che emulino gli effetti storici, come ad esempio l’Universal Audio EMT Plate Reverb, Il Galaxy Tape Echo o l’Echoboy della Soundtoys.
5) Non dimenticare i Sottogruppi.
Altra grande caratteristica dei più conosciuti Banchi Analogici, è la loro possibilità di Raggruppare più canali su ulteriori Stereo Bus, chiamati anche Sottogruppi o VCA.
Questo permette, oltre che avere una maggiore facilità di controllo, di far passare le nostre tracce per un ulteriore stadio di Gain/Saturazione. I plugin che preferiamo applicare su eventuali sottogruppi sono senz’altro l’NLS Channel della Waves, e i vari NEVE e API dell’Universal Audio.
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